Marocco low cost. Le città imperiali in 7 giorni e (quasi) 700 euro col fai-da-te

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

Le concerie di Fès

Le concerie di Fès

La prima cosa che colpisce ogni turista che per la prima volta mette piede in Marocco è la strana, incredibile e forse anche assurda percezione di tranquillità celata dietro al caos, al traffico, al vociare, ai profumi e agli odori forti (molto forti!) delle sue città. Eppure è così: un fiume lento e calmo scorre sotto ai colori rumorosi delle medine e al bailamme dei souk. Ed è uno dei motivi per i quali il Marocco è una meta che merita il viaggio… che può essere fatto a low cost. In questo articolo, il racconto del nostro itinerario fra le città imperiali, durato 7 giorni, senza tour organizzato e con un budget inferiore agli 800 euro (volo andata e ritorno da Milano Malpensa a Marrakech, pernottamenti, cibo e noleggio auto compresi). Continua a leggere

Weekend a Sharm el-Sheikh, il Mar Rosso dietro l’angolo…

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

La costa di Sharm el-Sheikh

La costa di Sharm el-Sheikh

«I russi non mostrano grande rispetto per la nostra barriera corallina, ma a modo loro sono generosi. Gli inglesi invece sono sempre molto affidabili. Ma gli italiani… be’, gli italiani per noi egiziani sono i nostri cugini». Parola di Nour, 30enne nato al Cairo e che a Sharm el-Sheikhfa la guida turistica per i nostri connazionali grazie a un italiano, studiato solo per un anno, praticamente perfetto. Di certo, gli italiani a Sharm sono di casa. E anche se la crisi ha ridotto il numero dei vacanzieri e i russi sono diventati i nuovi signori della località sul Mar Rosso, sono pur sempre circa tremila i nostri connazionali che risiedono ai bordi deldeserto del Sinai almeno per sei mesi all’anno, mentre ad agosto e durante le vacanze natalizie Sharm si popola ancora, come nel passato, di una brulicante folla parlante la lingua di Dante. Continua a leggere

Viaggio in Colombia: la Cartagena di Gabriel García Márquez

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

Una chiesa nel quartiere di Getsemanì (foto: Flickr/pocius)

Una chiesa nel quartiere di Getsemanì (foto: Flickr/pocius)

“Vedrai, a Cartagena de Indias ogni cosa è diversa. Questa solitudine senza tristezza, questo oceano incessante, questa immensa sensazione di essere arrivato”. Il legame tra Cartagena e il premio Nobel Gabriel García Márquez non è molto nota, eppure è stato un capitolo importante, anche se breve, nella vita dello scrittore. Márquez, allora studente squattrinato, arrivò da Bogotà a Cartagena nel 1948. In seguito, tutta la sua famiglia si trasferì nella città della Colombia, ma anche se lui ben presto se ne ripartì, ancora oggi vi possiede una casa, dove spesso vi passa l’inverno. In città non ci sono targhe o musei che ricordano la presenza di Márquez, ma basta passeggiare per la città per incappare nei luoghi che hanno ispirato i suoi romanzi. Continua a leggere